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Verande e pergolati: i bonus 2023

Verande e pergolati. Pergola con tenda scorrevole, modello Xtesa. KeOutdoor-Design
Pergola con tenda scorrevole, modello Xtesa. KeOutdoor-Design

Bonus verande e pergolati 2023

Per realizzare una nuova struttura o per apportare migliorie e manutenzioni a verande e pergolati, è possibile usufruire del bonus relativo agli incentivi prorogati dal Decreto “Aiuti-bis”, che permettono la detrazione del 50% sulla dichiarazione dei redditi, come stabilito nel DL 18 novembre 2022,

I diversi incentivi, infatti, hanno permesso a molte persone di ammodernare le proprietà incrementando l’efficienza energetica delle abitazioni o immobili attraverso i vari Bonus, alcuni dei quali prorogati fino al 2025.

Come funziona il Bonus verande e pergolati

Il bonus funziona nell’ottica di realizzare verande o pergolati nel tuo giardino o su un balcone o terrazzo del tuo appartamento in condominio, consentendo il vantaggio di acquisire una superficie vivibile aggiunta soprattutto durante la bella stagione.

Per poter convertire gli spazi esterni in ulteriori ambienti abitabili di una casa, però, è necessario installare delle opportune protezioni che preservino sia dal caldo che dal freddo.

Attualmente, grazie alle novità dei bonus 2023  relative all’Articolo 33-quater del decreto aiuti bis sono fruibili alcuni bonus per realizzare tali strutture. Andiamo a vedere quindi quali sono i bonus e le agevolazioni utilizzabili: Ecobonus 50%, Bonus Ristrutturazione 50% e Superbonus 90%.

Ecobonus 50%

L’Ecobonus è un’agevolazione fiscale nella misura del 50% che consente il recupero dei costi sostenuti per l’installazione di sistemi di schermatura solare mobili, come le verande e le pergole bioclimatiche per un limite massimo di spesa di 60.000 euro posa in opera compresa. Si può attuare sia realizzando una nuova struttura che per ordinarie modifiche di manutenzione.

L’Ecobonus per le schermature solari permette le detrazioni in 10 quote annuali dello stesso importo, attraverso le dichiarazioni fiscali relative all’IRPEF o all’IRES.  Vincoli di rigore sono che le pergole non devono essere disposte con orientamento a Nord e che le verande siano realizzate con vetrate VePa (vetrate panoramiche amovibili) e non fisse, che permettono una contrazione delle spese di riscaldamento. Per questa istallazione non necessita nessun tipo di permesso del Comune.

Vetrate VePA, cosa sono

VePA è lacronimo di vetrate panoramiche amovibili e sono indicate come “sistemi impiegati in numerosi progetti internazionali di riqualificazione edile e valorizzazione urbana poiché offrono più spazio abitativo senza generare ulteriore volumetria. Contribuiscono inoltre al risparmio energetico e alla riduzione del consumo di suolo e cementificazione del territorio”.

Sono creati con pannelli di vetro totalmente trasparenti, senza infissi e quindi con un potente effetto visivo di inconsueta delicatezza. I pannelli sono realizzati a libro, in maniera tale da poter essere “ripiegati” durante l’estate. Non alterano le linee estetiche dell’edificio e non generano una ulterione volumetria aggiunta, assicurando una protezione dal freddo, dalla pioggia, con un considerevole risparmio dei consumi.

Quali soggetti possono accedere all’Ecobonus

L’Ecobonus per verande e pergolati 2023 è un incentivo a cui possono accedere i seguenti soggetti:

  • Le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
  • I contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali)
  • I titolari di diritto reale sull’immobile
  • I condomini, per gli interventi sulle parti comuni condominiale
  • Gli inquilini
  • Coloro che detengono l’immobile in comodato
  • I familiari conviventi con il possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) che sostengono le spese per la realizzazione dei lavori
  • Le associazioni tra professionisti

Quali le spese ammissibili

Per usufruire dell’agevolazione dell’Ecobonus le spese ammissibili che si possono documentare sono:

  • fornitura e posa in opera (tra cui, ad esempio, l’installazione di ponteggi, il noleggio di attrezzature necessarie all’installazione, il “tiro al piano”, la manodopera per l’installazione, ecc.);
  • eventuale smontaggio e dismissione di analoghi sistemi preesistenti (compresolo smaltimento dei materiali rimossi per eseguire i lavori);
  • opere provvisionali e accessorie;
  • spese per gli interventi professionali utili all’esecuzione dei lavori come pure della documentazione tecnica opportuna, incluse potenziali valutazioni, accertamenti, progetti, ecc.

Le operazioni di rimpiazzo limitato di componenti del prodotto, quali telo, motori, manovre ecc…, non possono beneficiare dell’agevolazione.

Documenti per l’Ecobonus

Per i documenti relativi all’Ecobonus si richiede la Comunicazione ENEA da inviare entro 90 giorni tramite la sezione apposita del sito web dedicata alla richiesta delle detrazioni fiscali del 50% comprensiva di:

  • Scheda descrittiva dell’intervento
  • Visto di conformità all’Agenzia delle Entrate.
  • APE o Attestazione di Prestazione Energetica

Bonus ristrutturazione

Per richiedere invece le detrazioni collegate al Bonus ristrutturazione, è necessario che l’installazione sia associata ad un lavoro trainante più ampio. Tra questi segnaliamo il cappotto termico, la sostituzione con caldaia a condensazione o interventi antisismici, che garantiscano l’innalzamento di almeno due classi energetiche o il guadagno della classe energetica superiore possibile.

All’interno del Bonus ristrutturazione è possibile aggiungere il vantaggio del Bonus mobili (spesa massima: 8.000 euro)che si configura tra gli interventi qualificabili come manutenzione straordinaria e ristrutturazione edilizia inerente alla trasformazione di un balcone in una veranda e la realizzazione di una mansarda o di un balcone.

ll bonus ristrutturazione con l’agevolazione al 50% riguarda gli interventi di ristrutturazione edilizia, tra cui sono compresi:

  • il rifacimento del balcone con materiali, finiture e colori diversi o, ad esempio, l’installazione di vetrate con valori di isolamento termico maggiori o vetrate con aperture
  • la nuova costruzione con demolizione del muro che dà sul balcone creando aumento di superficie lorda di pavimento
  • la trasformazione di balcone in veranda. In questo caso, se si modifica la volumetria, occorre richiedere il Permesso di costruire
  • la realizzazione di un balcone

Dall’agevolazione fiscale sono escluse le trasformazioni di nuove verande che comportano un vero e proprio ampliamento della metratura.

Chi sono i beneficiari del Bonus ristrutturazioni

L’agevolazione è usufruibile sia dai proprietari o i possessori di diritti reali sugli immobili per i quali si realizzano i lavori e che ne supportano i costi, ma anche l’affittuario o il comodatario purché il richiedente abbia la residenza fiscale in italia.

Inoltre bisogna arrivare ad una soglia minima di spesa per poter accedere al bonus considerando che il margine è in relazione alle detrazioni richieste. Nel dettaglio, godono del beneficio della detrazione:

  • il proprietario o il nudo proprietario
  • il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • l’inquilino o il comodatario dell’immobile
  • i soci di cooperative a proprietà divisa (in qualità di possessori), assegnatari di alloggi e, previo consenso scritto della cooperativa che possiede l’immobile, soci di cooperative a proprietà indivisa (in qualità di detentori)
  • gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce
  • i soci delle società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari.

Fruiscono del benefico della detrazione, in aggiunta, a condizione di partecipare  alle spese e siano comunque intestatari di bonifici e fatture:

  • familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile
  • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • componente dell’unione civile
  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.

Spese ammesse per i Bonus

Le spese ammesse per avvalersi della detrazione dei Bonus sono quelle relative alle opere murarie, nel caso siano necessarie per l’installazione, e per i seguenti interventi:

  • fornitura, montaggio e installazione di prodotti
  • smantellamento e smaltimento di vecchi sistemi di schermatura
  • fornitura e posa in opera di sistemi di schermatura solare e/o chiusure tecniche oscuranti
  • spese per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi nonché della documentazione tecnica necessaria
  • lavori provvisori e accessori

Come accedere ai bonus

Le persone fisiche che vogliono accedere alle detrazioni fiscali del Bonus hanno l’obbligo di effettuare i pagamenti a mezzo di apposito bonifico bancario o postale (Legge 296/2006). Chi chiede la detrazione deve eseguire personalmente il bonifico dove deve indicare:

  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • riportare la causale del versamento, riferimento della fattura e dell’unità immobiliare
  • riferimenti alla normativa vigente – causale L.296/06 e L. 190/2014
  • numero di partita IVA o il codice fiscale dell’azienda che ha fornito ed installato le schermature solari
  • pratica ENEA per Detrazione Fiscale da trasmettere all’ENEA sul sito enea.it, inserendo i dati richiesti: dati personali, dati dell’immobile, dati relativi ai materiali indicati in fattura

Superbonus per verande e pergolati

Il Superbonus è l’altra alternativa che permette di usufruire dell’agevolazione per verande e pergolati fino al 90% delle spese sostenute entro il 2023. É praticabile da chi sta eseguendo lavori di ristrutturazione compiuti contemporaneamente ad un’operazione indirizzata all’isolamento termico per incrementare l’efficientamento energetico.

L’efficientamento energetico del tuo immobile ti permetterà di recuperare in 5 anni, il costo sostenuto fino a un massimo di 60.000 euro verificato da un tecnico abilitato che assevera la proporzione delle spese per gli interventi. I soggetti possono optare per le diverse aliquote in base all’anno in cui si sostengono le spese come indicato di seguito:

  1. Bonus 90% per spese sostenute nel 2023
  2. Bonus 70% per spese sostenute nel 2024
  3. Bonus 65% per spese sostenute nel 2025

Documentazione da presentare per il Superbonus

  • Scheda descrittiva dell’intervento entro i 90 giorni dalla fine degli interventi o di collaudo delle opere, unicamente per mezzo del sito web (https://detrazionifiscali.enea.it/) relativo all’anno in cui essi sono conclusi
  • Asseverazione tecnica e di congruità dei costi, comprensiva degli allegati obbligatori
  • APE pre e post intervento
  • polizza assicurativa del tecnico asseveratore
  • fatture delle spese sostenute, computo metrico

A chi spetta il Superbonus

Possono avvalersi del Superbonus i contribuenti che hanno effettuato interventi di ristrutturazione come indichiamo di seguito:

  • Persone Fisiche (IRPEF)
  • IACP e e Istituti similari
  • Cooperative
  • Condomini ed edifici plurifamiliari
  • Onlus che godono di diritti sull’immobile
  • Associazioni di volontariato
  • Associazioni sportive dilettantistiche

I titolari di reddito d’impresa e professionisti IRES (Imposta sul Reddito delle Società) sono quindi in generale esclusi, tranne nel caso in cui rientrino tra i beneficiari nel solo presupposto di condivisione dei costi per interventi trainanti realizzati sulle parti comuni in edifici condominiali.

Superbonus: spese da documentare

Le spese da documentare per aderire alla detrazione del Superbonus inerente gli interventi di riqualificazione energetica devono essere relative a:

  • interventi che comportano una riduzione della trasmittanza termica U delle finestre comprensive degli infissi, a meno che la trasmittanza non sia inferiore ai relativi valori di cui all’Allegato E del Decreto Requisiti tecnici, attraverso:
  1. miglioramento delle caratteristiche termiche delle strutture esistenti con la fornitura e posa in opera di una nuova finestra comprensiva di infisso;
  2. miglioramento delle caratteristiche termiche dei componenti vetrati esistenti con integrazioni e sostituzioni;
  3. coibentazione o sostituzione dei cassonetti nel rispetto dei valori limite delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi;
  • interventi di fornitura e installazione di sistemi di schermatura solare e/o chiusure tecniche oscuranti mobili, montate in modo solidale all’involucro edilizio o ai suoi componenti, all’interno, all’esterno o integrati alla superficie finestrata comprensivi di:
    1. smontaggio e dismissione di analoghi sistemi preesistenti
    2. fornitura e messa in opera di meccanismi automatici di regolazione e controllo delle schermature

La documentazione da parte del rivenditore installatore

Per il rivenditore installatore corre l’onere di redigere al committente dei lavori i seguenti riferimenti:

  • Dati del rivenditore (nome, indirizzo, partita iva, codice fiscale)
  • Dati dell’acquirente (nome, indirizzo, codice fiscale)
  • Nome, tipo e movimentazione (manuale, servoassistita ad argano o a corda, a motore) del prodotto
  • Dichiarazione che il prodotto è conforme a “Schermature solari 311/2006 allegato M.”
  • Riportare eventualmente il riferimento alla L.296/06
  • Unità di misura e relativi metri quadri
  • Tipologia di tessuto, Gtot e Classe di Schermatura Solare relativo ad ogni singola schermatura solare secondo la norma EN 14501
  • Costo del prodotto e costo della posa