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Pergolati, pergotende, gazebo e verande: differenze

Spesso si fa confusione fra pergolati, pergotende, gazebo e verande.

Quando si vuole creare o rinnovare i propri spazi all’aperto, che siano balconi, attici, giardini o terrazzi privati è fondamentale avere un’idea chiara di quali siano le differenze, sia in termini strutturali che a livello di permessi richiesti per l’installazione.

Pergolati. Pergola con Tessuto ad Arrotolamento. Massima Illuminazione

Differenze fra pergole, pergolati, pergotende, gazebo e verande

La scelta tra pergole, pergolati, pergotende, gazebo e verande dipende da diversi fattori. Tutte e cinque le tipologie forniscono la medesima funzione di garantire protezione in uno spazio esterno. Funzione rilevante nei confronti dei raggi solari, degli agenti atmosferici e delle condizioni climatiche.

Tali strutture si differenziano anche per fattori di abitabilità, pregio, costi di acquisto e necessità manutentive.

Di seguito analizziamo singolarmente le diverse tipologie, partendo dalla normativa edilizia di riferimento.

Pergola (o pergolato): cos’è

La pergola è una struttura aperta sia nei lati perimetrali che nella parte superiore e la sua destinazione d’uso è creare ombra; con la copertura adeguata può essere utilizzata anche come ampliamento dell’abitabilità dell’immobile.

É realizzata in strutture leggere di peso minimo e, in assenza di fondamenta, è facilmente amovibile. Le travi e le assi del tetto offrono sostegno alla crescita di viti e piante rampicanti, le quali genereranno copertura dai raggi del sole.

Secondo la giurisprudenza amministrativa italiana, oggi per pergola si intende un ventaglio più ampio di strutture, caratterizzate da elementi in metallo o legno leggeri, priva di fondamenta ed amovibile senza demolizione, il cui scopo primario è riparare e ombreggiare una superficie circoscritta.

La pergola è una installazione versatile che può essere “addossata“, ovvero con una sezione laterale installata a parete, oppure “autoportante“. In quest’ultimo caso, la struttura si regge integralmente sui quattro pilastri e può essere collocato autonomamente all’interno di un giardino o terrazzo.

Kedry Prime. Pergotenda con tende laterali. Outdoor-Design

Differenza fra pergola, pergolato e pergola bioclimatica

La differenza fra pergola e pergolato rispetto alla pergola bioclimatica è rappresentata dalla copertura. Quest’ultima, nel caso delle pergole bioclimatiche infatti è realizzata da lamelle frangisole regolabili o retrattili.

Si tratta di una soluzione moderna e tecnologica che risponde all’esigenza di sfruttare gli spazi esterni nell’arco di tutte le stagioni. Le lamelle, realizzate in genere in alluminio, in posizione chiusa garantiscono un’ottima impermeabilità alla pioggia e al freddo.

Pergola e pergolato in legno o alluminio: quale scegliere

La pergola o pergolato è realizzata in legno o materiali durevoli come l’alluminio o il legno al fine di offrire un prodotto duraturo.

Le pergole in legno sono piuttosto pesanti e solide nella loro struttura e presentano un’ottima resistenza ai forti venti. Le pergole in legno sono più economiche ma richiedono una manutenzione regolare e sono l’opzione migliore se il budget è limitato. La loro struttura robusta e pesante li rende una scelta ottima e sicura, soprattutto nelle regioni soggette a temperature piuttosto rigide.

Le pergole in alluminio difficilmente richiedono manutenzione ed eccellono in termini di fascino moderno e durata nel tempo. Modelli particolarmente avanzati prevedono la possibilità di installare riscaldatori elettrici, illuminazione a LED, pareti e porte in vetro.

Permessi

Pergole, pergolati e pergotende rientrano nelle strutture per aree ludiche e di arredo realizzabili in edilizia libera (G.U. 07-04-2018). Si tratta di superfici complementari all’abitazione che non comportano l’obbligatorietà di titoli abilitativi o pratiche edilizie da parte del Comune.

Se il pergolato viene realizzato su una terrazza all’ultimo piano di un condominio stabilmente ancorato al suolo in modo da non essere più amovibile, l’adempimento da rispettare è il permesso di costruire.

Il titolo edilizio diventa indispensabile quando il pergolato è originato da una struttura fissa, creando nuovi locali o vani chiusi da almeno tre lati.

Pergotenda: definizione e permessi

La pergotenda per definizione è un sistema di copertura ripiegabile sostenuta da una struttura leggera rimovibile fissata al muro e al lastricato del terrazzo su cui si staglia. È aperta nelle parti perimetrali laterali e deve essere ancorata a parti di edifici già esistenti come complemento accessorio con la finalità di semplice decoro o arredo di protezione.

Dal nome stesso, la pergotenda è una struttura che impiega una tenda fissa o scorrevole con funzione di tettoia per creare una zona d’ombra. Una pergola tradizionale più moderna e funzionale che non costituisce un’opera edilizia ed è ritenuta come effettivo elemento di rifinitura.

A cosa serve una pergotenda?

Diversamente dalle normali tende, una pergotenda ha la destinazione d’uso di arredo degli spazi esterni vivibile come appendice alla costruzione su cui è congiunta. È un manufatto che permette di godere nel totale confort la facciata non sfruttata della casa esposta all’aria, anche in condizioni atmosferiche sfavorevoli.

Esteticamente la pergotenda fornisce una soluzione accattivante, mostrandosi come una struttura moderna e confortevole da installare su terrazzi, giardini e grandi balconate.

Permessi

Quale complemento d’arredo, la pergotenda rientra nell’attività di edilizia libera e, a prescindere dai materiali utilizzati, non necessita di permessi o alcun titolo abilitativo rilasciato dal Comune. Le dimensioni non devono implicare un ampliamento di volumetria o di superficie ragguardevole ai fini urbanistici ed edilizi.

Soltanto quando la sua dimensione è di una certa consistenza, è ancorata al pavimento in modo permanente, e provoca una palese variazione dell’edificio, la pergotenda necessiterà di permesso per costruire.

Gazebo

I gazebo sono strutture leggere ideali per i proprietari di case che cercano una installazione esterna che li protegga sia dal sole che dalla pioggia. Con le loro armature rialzate, spesso di forma poligonale, hanno un fascino particolare grazie ai fianchi a cielo aperto con ringhiera oppure pareti finestrate.

La fondazione rialzata non solo offre una buona visuale dello spazio circostante ma assicura inoltre che la base dei gazebo rimanga inalterata durante la stagione invernale.

Alcuni modelli hanno il tetto in vetro, che aggiunge un ulteriore tocco estetico. Questa tipologia protegge dalla pioggia e dal sole lasciando entrare la luce del giorno.

Il gazebo in legno

Un gazebo in legno è una costruzione per esterni che offre molti vantaggi durante tutto l’anno, lo spazio relax unico per te, la tua famiglia e i tuoi amici.

Nei periodi più freddi il tetto a tenuta stagna può proteggere i mobili dalla pioggia e dal vento. E durante l’estate un gazebo da giardino è il luogo perfetto per trovare ombra durante le giornate calde magari sistemando un mini soggiorno, un angolo pranzo o un lettino.

Forte e robusto, il gazebo in legno è un’ottima soluzione di riparo per il tuo giardino durante le calde giornate di sole o semplicemente per ripararsi dall’occasionale acquazzone.

Permessi

Se utilizzato come struttura temporanea, il gazebo, realizzato con materiali leggeri, non stabilmente fissato al suolo e agevole allo smontaggio, non costituisce un volume urbanistico in eccesso non contemplando di fatto la necessità di permessi o licenze.

Il gazebo con tetto fisso utilizzato come struttura permanente ha invece un impatto sul paesaggio circostante e può influire sul piano urbanistico. In questi specifici casi dunque è necessario richiedere il permesso a costruire al Comune per installarlo.

Veranda: la soluzione per tutte le stagioni

Per molto tempo le verande sono state utilizzate solo dalla primavera all’autunno, a causa della mancanza di isolamento sufficiente per affrontare l’inverno. Grazie al processo di innovazione che ha caratterizzato questo settore in termini di coibentazione, tecniche e scelta dei materiali, le verande oggi possono essere utilizzate tutto l’anno.

Oggi è possibile infatti vivere la veranda come fosse una stanza aggiuntiva della casa anche quando le temperature si abbassano sfruttando il sistema di riscaldamento preesistente o attraverso un sistema aggiuntivo, che sia riscaldamento a pavimento o pompa di calore.

Veranda: cos’è e perché sceglierla

Una veranda è un’area coperta all’aperto con tetto stabile e fiancate apribili attaccata all’esterno della costruzione solitamente, impiegata anche come ingresso anteriore della casa o dell’edificio.

La veranda è lo spazio di vita all’aperto della casa e di solito è costruita con vinile, strutture in legno o alluminio, piastrelle in pietra e materiali trattati. Nel regolamento edilizio-tipo del 6 giugno 2001, n. 380 è stata definita (nell’Allegato A) “Locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili”.

La veranda si può installare su balconi, terrazzi, attici o giardini. Ampie vetrate apribili per mezzo di finestre scorrevoli o a libro la contraddistinguono rispetto ad altre schermature solari.

Permessi

La veranda dal punto di vista edilizio determina un aumento della volumetria dell’edificio e una modifica della sua sagoma e necessita quindi dei permessi di costruire. La struttura comunque non dovrà apportare sproporzioni tali da danneggiare l’estetica dell’edificio.

Per un terrazzo in condominio eventuali altre concessioni saranno deliberate dall’assemblea in convocazione. Se invece la veranda è posata e non fissata al pavimento in questo caso non richiede alcun titolo abilitativo dal Comune perché contemplata come un accessorio esterno agevolmente rimovibile.

Chiudere terrazzo senza abuso

Per chiudere un terrazzo senza abuso la conditio sine qua non è di annettere una successiva cubatura abitativa senza eccedere i limiti imposti dal piano regolatore. Una veranda chiusa può essere installata senza abuso quando è ritenuta una pertinenza come da Dispositivo dell’art. 817 Codice Civile (sono pertinenze le cose destinate in modo durevole a servizio o a ornamento di un’altra cosa).

Se la veranda è invece ricavata a scopo abitativo, questo provoca un aumento di superficie e nel caso specifico occorre il permesso di costruire rilasciato dal comune di competenza su richiesta di un professionista (architetto, ingegnere o geometra).

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